domenica 11 novembre 2007
martedì 6 novembre 2007
La Solitudine
E’ con dovere che scrivo queste poche righe, dedicate a chiunque abbia intenzione di adottare un Ragdoll.
Adottare un animale è sempre una scelta che richiede responsabilità e impegno costanti, ma alcune persone sono attratte dai gatti, nella convinzione che questi animali se la cavano benissimo anche da soli, non è vero! tanto meno se si parla di gatti di razza Ragdoll.
Questa razza è stata selezionata nel corso dei decenni rafforzandone il naturale carattere amoroso, realizzando un micio assolutamente inadatto a stare tanto tempo da solo.
La scelta di adottare un ragdoll (come quella di adottare qualsiasi altro tipo di animale!) deve essere pertanto ben ponderata, un ragdoll dipenderà da voi per tutta la sua vita (18 anni e più) se desiderate adottarne uno è assolutamente necessario che valutiate il tempo che potrete effettivamente passare con lui, all’inizio e negli anni futuri (per quanto possibile).
Insomma la prima domanda che dovete porvi se volete adottare un ragdoll è: “Avrò tempo ( e naturalmente amore) da dedicare a questa creaturina, ogni giorno della sua vita? Se la risposta è no dovete assolutamente abbandonare l’idea di adottarne uno. Un ragdoll non può assolutamente rimanere solo: ne morirebbe di tristezza.
Quantificare le ore che occorre dedicargli e parlare di solitudine non è semplice, perché non esiste un sol tipo di solitudine. Se comunemente definiamo solitudine quello stato in cui non si ha compagnia, ovvero non si ha vicino nessuno, la solitudine ha molti altri volti, uno dei quali l’indifferenza, si può essere soli in mezzo a tanta gente.
Per un ragdoll entrambi i tipi di solitudine sono una condizione spiacevole, a volte spaventevole che porta ad una grande sofferenza interiore del micio.
La risposta che ciascun ragdoll da alla solitudine è soggettiva, alcuni soggetti potrebbero diventare schivi e perdere la naturale dolcezza del ragdoll mentre taluni potrebbero addirittura smettere di mangiare fino a morire.
Insomma non è la presenza di tante persone in casa che basterà al vostro ragdoll, ma la considerazione, l’amore e il coinvolgimento nella vita della vostra famiglia, per sempre.
Dove adottare il proprio Ragdoll

DOVE COMPRO IL MIO RAGDOLL ????Vi prego di leggere attentamente questo breve post prima di decidere dove comprare il vostro Ragdoll.Innanzi tutto vi prego di resistere a occhioni imploranti dietro una vetrina, lo so sono occhi irresistibili ma non dobbiamo e non possiamo incrementare un traffico disumano .Molti cuccioli Ragdoll che si trovano nelle vetrine dei negozi arrivano dall’Ungheria, ma anche dalla Polonia e dalla Turchia. Questi cuccioli viaggiano per tantissime ore stipati su camion sporchi. Spesso senza acqua e senza cibo. E quando va bene con qualche foglio di giornale come unico giaciglio. Questa odissea quando si conclude bene vede arrivare in Italia cuccioli allo stremo delle forze,ricoperti dai loro stessi escrementi, pensate che almeno sette su dieci non ce la fanno (la mortalità arriva al 70%, dicono investigatori e veterinari). Molti cuccioli infine sono affetti da patologie molto gravi come il cimurro, ma anche da FELV e FIV . Dietro la vendita di questi cuccioli si nasconde un vero e proprio business, Ragdoll che in Turchia vengono acquistati per 35/ 40 euro, in Italia possono arrivare a costarne anche 1000.Il dato all'armante è che questo fenomeno dell’importazione di Ragdoll è in costante crescita e proprio grazie alle persone che gli comprano e VOI NON VOLETE INCREMENTRE QUESTO TRAFFICO VERO??? .Il fenomeno non riguarda solo i Ragdoll, basti pensare che solo nel 2003 l’Italia ha importato legalmente oltre 53 mila animali tra cani e gatti (fonte ministero della Salute). Ma questa non è che una cifra parziale, si pensa che almeno altri 20-25 mila cuccioli vengano introdotti nel nostro paese in modo clandestino. Una specie di «tratta» dei quattro zampe. La Turchia e l'Ungheria sono per i Ragdoll le maggiori «fornitrici» seguite da Polonia, Slovacchia e Repubblica Ceca. A questo punto escluso il fatto che comprerete il vostro cucciolo di Ragdoll in un negozio di animali vi dovete rivolgere ad allevatori, ma attenzione, ad allevatori competenti.Cercherò (con i miei limiti) di farvi capire che allevatore cercare.Sarebbe opportuno un allevatore con almeno qualche anno di esperienza al suo attivo con la solita razza, raramente un allevatore serio cambia razza. Altrettanto raramente un allevatore serio segue una o due razze senza avere degli assistenti che lo aiutino a seguire le manifestazioni, e la gestione dell'allevamento in generale. Molto utili per ottenere delle informazioni sugli allevatori sono le manifestazioni; durante queste mostre è possibile ricevere dei libretti illustrativi conteneti nomi, cognomi e indirizzi di allevatori . Anche qui conviene non abbassare l'attenzione e evitare i pseudo..esperti!!.Tuttavia se non ci si vuol recare ad una mostra, adesso su internet si riescono a trovare numerosi siti web di ottimi allevatori.A questo punto è opportuno fare una lista degli allevatori che si vogliono contattare e ricordarsi che l'allevatore serio deve essere disponibile al 100% a far visitare il proprio allevamentto e a dare consigli sulla scelta del cucciolo. Un buon allevatore è quello che si preoccupa di capire che uno dei suoi cuccioli non vada nelle mani di persone sbagliate che magari lo abbandoneranno durante la prima stagione balneare. Un buon allevatore non fa partorire micie troppo giovani e non fa partorire le proprie gatte più di una volta all'anno. Un buon allevatore non cede mai i cuccioli prima degli 85 giorni di vita, periodo essenziale per il buon sviluppo psichico e sociale del micio.Il buon allevatore non rifiuta mai di far vedere dove tiene i suoi cuccioli. Se rifiuta forse c'è dietro qualcosa, ad esempio gatti tenuti in gabbia. Essendo Ragdoll controllate anche che non siano gatti timorosi, rischiate di ritrovarvi un gatto che non risponde alle vostre aspettative, dato che cercate un ragdoll. Vi riporto una serie di domande alle quali il buon allevatore dovrebbere rispondervi sempre si...: I cuccioli nasceranno nell'allevamento stesso? I cuccioli verranno consegnati a sette settimane? L'allevatore ha fatto molte domande su famiglia e luogo di residenza? Ti è stato chiesto se avevi intenzione di divenire un allevatore? L'allevatore ti ha offerto assistenza dopo la vendita? Ti senti a tuo agio quando parli con l'allevatore? L'allevatore è iscritto al club della razza? Entrambi i genitori hanno almeno un anno di età? Sei stato avvertito sui problemi ai quali normalmente vanno incontro i nuovi proprietari? I genitori sono stati controllati per scongiurare la presenza di eventuali malattie genetiche? Ti sono state offerte delle garanzie sulla salute del cucciolo? .... Le domande che dovrebbero avere sempre come risposta “NO” L'allevamento offre più di due razze? I cuccioli vengono pubblicizzati come ottimi regali? Senti che l'allevatore sta cercando di convincerti a comperare? L'allevatore ti ha parlato male di altri allevamenti? Ti è stato detto che le linee usate non hanno alcuna malattia genetica? Ti sono stati offerti cuccioli senza pedigree? La cucciolata arriva da fuori dell'allevamento? L'allevatore è disponibile a lasciare andare il cucciolo prima dei tre mesi?
LA TOELETTA

CURE E NECESSITA’ Il Ragdoll, in quanto a cure è un animale che necessita di ben poche attenzioni. Il suo pelo semilungo non si annoda quasi mai, pertanto un’energica pettinata una volta a settimana per eliminare il pelo morto può essere sufficiente. Tuttavia il ragdoll come anche tutti gli altri animali che vivono quasi esclusivamente in casa, al caldo, è in costante muta, ed è pertanto vivamente consigliabile di spazzolare il suo manto con cadenza quasi giornaliera, di modo da evitare la formazione di boli di pelo nello stomaco. L’accumulo di pelo ingerito può determinare disturbi gastrici e intestinali anche molto gravi ed è pertanto consigliabile somministrare regolarmente al gatto delle paste (tipo: Actinorm o Remover) regolatori delle funzionalità intestinali. Queste paste in genere sono molto appetibili e possono essere somministrate direttamente in bocca, aggiunte al cibo o applicate direttamente sulla zampetta. Il ragdoll va abituato fin da piccolo alla toelettatura in modo da fargli prendere confidenza con il pettine e non consideri questo, come una tortura; Anche noi dobbiamo imparare a non considerare che pettinare il gatto sia una scocciatura, ma ad amare questo momento perchè proprio così sarà possibile instaurare un migliore rapporto col proprio gatto, io amo pettinare Shylock e lui lo sa… mi fa le fusa si sente considerato e coccolato. È opportuno controllare regolarmente anche le unghie del vostro micio, perché quando troppo lunghe è necessario intervenire accorciandole. Va bene un normale tagliaunghie, avendo cura di tagliare solo la punta dell'unghia e di evitare la zona sensibile(zona rosa nel disegno).Le orecchie vanno pulite periodicamente con prodotti adatti per i gatti. Per pulire gli occhi fate della normale camomilla con acqua bollita, quando quest'ultima sarà tiepida bagnate un batuffolo di cotone sterile e passatelo dolcemente su gli occhi; utilizzando un batuffolo di cotone distinto per ciascun occhietto.Per un bagno a secco potete utilizzare del talco (reperibile nei negozi di animali) va messo su tutto il corpo (contropelo cercando di fare penetrare bene con le mani il talco nel pelo, lasciandolo agire per un attimo e dopo di che spazzolare via bene il talco con il cardatore) oppure usato nelle zone grasse del gatto maschio (coda). Per il bagno a secco può essere utilizzato anche il Leniderm. Si presenta come una normale schiuma per capelli, ha un buon profumo, può essere utilizzato anche per i gattini, su zone ferite e su animali convalescenti. E' adatto anche per i cani.Per quanto riguarda lo shampoo va bene qualunque purché per gatti; mentre lo shampoo per togliere il grasso dalle zone grasse del gatto maschio, io l'ho trovato in barattolo e ha la consistenza del gel, va messo prima di fare il bagno generale. Qui di seguito vi ricapitolo tutto l’occorrente per la toelettatura del vostro gatto:pettine a denti metallici stretti (non quanto il pettine per le pulci però!)cardatoretaglia unghietalcoCotone sterile* shampoo per gatti* borotalco per bagni a secco* shampoo per togliere il grasso* shampoo a secco in spuma* per chi vuole fare ogni tanto il bagno. Per i gattini non prima di 5-6 mesi.
domenica 4 novembre 2007
Caratteristiche fisiche e Standard di Razza
CARATTERISTICHE FISICHE DEL RAGDOLLIl Ragdoll viene spesso definito il gigante buono; fisicamente infatti il ragdoll è un gatto massiccio, muscoloso e imponente. I maschi arrivano a pesare anche 8/9 kg, mentre le femmine rimangono un po’ più piccole, ma pur sempre ben piazzate e possono arrivare fino ai 5 kg.Come la maggior parte degli animali di grossa taglia, raggiunge la maturità sessuale piuttosto tardi, completando la sua crescita solo verso i tre anni di età. Anche il suo mantello ha bisogno di molto tempo per definire il suo colore.La gorgiera (un fitto collare di pelo attorno al collo) forma una sorta di giubbottino di pelo. Il manto semilungo ha una tessitura fine e soffice, non si annoda mai.Il collo è robusto, le guance e il mento sono ben sviluppati, i suoi occhi ovali ben distanziati sono incorniciati da delle orecchie ben proporzionate leggermente inclinate e ben arrotondate. Il suo corpo è lungo e muscoloso dotato di una grossa ossatura, ampio petto ben sviluppato e bacino largo quanto le spalle. La coda lunga e proporzionata al corpo, pelosa a mò di piumino è più spessa alla base.Il Ragdoll presenta una particolare colorazione del mantello che viene definita a motivo siamese, ne è responsabile un gene che agisce sul colore “pieno” provocando una depigmentazione del mantello e degli occhi, relegando il colore alle estremità; determinando una colorazione chiara nelle zone più calde del corpo ed un colore con una maggior concentrazione di pigmento nelle parti più fredde (coda, zampe, orecchie, muso).Il Ragdoll è rappresentato da tre varietà:
1) Colorpoint: mentre il corpo è chiaro tutte le punte (muso, zampe, orecchi e coda) risultano colorate più intensamente;
2) Mitted: ha come il colorpoint le punte più scure rispetto al corpo; il mento, la pancia, i guantini anteriori e gli stivaletti delle zampe posteriori devono essere bianchi.
3) Bicoulor: mantello molto bianco, generalmente sulla parte inferiore del corpo. Tipico del bicolore e' la "V" rovesciata bianca sul muso.
STANDARD DI RAZZA
Quella che segue è la descrizione dello Standard di razza del Ragdoll, ovvero la descrizione più o meno accurata delle caratteristiche fisiche e talvolta anche comportamentali, del rappresentante "ideale" della razza ragdoll.Nello Standard viene descritto l'animale nel suo aspetto generale e nei dettagli delle singole parti anatomiche. Vengono elencate le possibili varianti (ad esempio i vari colori del pelo), le tolleranze ammesse (ad esempio altezze al garrese minima e massima), vengono elencati gli eventuali punti di particolare pregio, da ricercare nei soggetti che andrebbero valorizzati per la selezione riproduttiva, e individuati i difetti inammissibili, che portano (o dovrebbero portare) all'esclusione dalla riproduzione.Lo Standard è in genere redatto dalle istituzioni che tutelano una razza nel suo paese d'origine (Società di Razza) e sottoposto all'approvazione dell'ente nazionale (ad esempio l'ENCI in Italia per quanto riguarda i cani), e internazionale (FCI sempre come esempio in cinofilia). L'accettazione dello Standard da parte di questi Enti è uno dei passi fondamentali per l'ottenimento dello status di Razza riconosciuta.STANDAR DI RAZZA DEL RAGDOLL:Aspetto generale grande, solido e muscoloso; di media ossatura da l’impressione di possanza. TESTA: di media grandezza, larga un po’ cuneiforme con contorni arrotondati. Il naso presenta un leggero avvallamento all’altezza degli occhi. Guance ben sviluppate che si affilano verso il muso arrotondato.Orecchie il cranio è piatto tra le orecchie che sono di media grandezza, larghe alla base arrotondate e portate leggermente in avanti. Occhi grandi e ovali con l’angolo esterno all’altezza della base dell’orecchio. Il colore deve essere blù più intenso il possibile in relazione al colore del mantello;CORPO: lungo, muscoloso con petto largo e ben sviluppato. Un gatto adulto ha i fianchi larghi quanto le spalle. Il treno posteriore è particolarmente solido. Collo corto e forte Zampe lunghezza media; le zampe posteriori, un po’ più alte delle anteriori, danno l’impressione che la linea del dorso scivoli verso la testa. I piedi sono grandi, rotondi e compatti con ciuffi di pelo interdigitali. Coda ben fornita e lunga in proporzione al corpo, mediamente larga alla base, si assottiglia verso la punta;MANTELLO: Struttura semi-lungo, folto, con tessitura dolce e setosa, appoggiato al corpo. Quando è in movimento il pelo si divide in mèche, corto sul muso, si allunga verso la testa e le spalle fino al dorso; media lunghezza sui fianchi e sul ventre, lungo e folto il collare. Mantello per tutte le varieta': la parte inferiore del corpo e' un po' piu' chiara del dorso e delle zampe le punte possono presentare un poco di contrasto ma il colore deve essere uniforme e senza righe ne ombre
La bambola di pezza

Spero di poter essere obiettiva ma so già che non lo sarò, non posso esserlo. Innamorata di tutti gli animali e dei gatti fino all’inverosimile i Ragdoll mi hanno conquistato il cuore, riuscendo ad unire le peculiarità del nostro amico gatto ad amore e dedizione incredibili.
LA STORIA
Le origini di questa razza sono avvolte in un alone di mistero.Si narra che una micia bianca di nome Josephine, capostipite della razza, sopravvisse a un grave incidente e che in seguito alle cure ricevute presso la vicina Università di veterinaria il suo carattere iniziò a modificarsi. Infatti da micia scostante e schiva quale era, Josephine divenne eccezionalmente docile.Anche le cucciolate che Josephine ebbe in seguito a quell’incidente, presentarono tutte le solite caratteristiche di docilità e totale assenza di aggressività della madre così la padrona, la sig.ra Ann Baker decise di “brevettare” questi gattini con il nome di Ragdoll e chiamò quello che è stato il primo allevamento di questa magnifica razza “Raggedy Ann Ragdolls”.La leggenda narra infine che quando Josephine morì lasciò in eredità alla Baker tre mici delle tre varietà essenziali per la dinastia di tutti i ragdoll esistenti; Daddy un mitted (guantato) Buck colorpoint (corpo chiaro e punte colorate: muso, orecchie, zampe e coda) e infine una femmina Bicolor (dove la pezzatura bianca del muso è caratterizzata da un V rovesciata).
IL CARATTERE
Il suo docile temperamento e la sua straordinaria rilassatezza, sono le caratteristiche che rendono questa razza speciale.L’ndole estremamente mite e la sua disponibilità sono divenute proverbiali; realmente posso affermare che non esiste altra razza a cui possa essere paragonato.Il Ragdoll è totalmente privo di ogni istinto di aggressività, si fida incredibilmente dell’uomo e del mondo circostante pertanto se integrato con altri animali dal carattere aggressivo, causa la sua assenza di combattività, non si difende e cede alla pericolose sopraffazioni. Stante quanto sopra, perché abbia una vita tranquilla e serena si rende indispensabile che viva all’interno della casa e lontano da ogni tipo di pericolo. Adora letteralmente essere tenuto in braccio a pancia in su, rimanendo docile e rilassato come un morbido pupazzo. Proprio da questa sua caratteristica deriva il suo nome: “Rag doll” che in inglese significa, infatti, bambola di pezza.
Appiccicoso per eccellenza!!! segue costantemente il padrone negli spostamenti domestici, predilige il contatto fisico, instaurando con il proprietario un fortissimo legame affettivo, non risente assolutamente di viaggiare, per lui l’importante è stare in compagnia. Data l'indole risulta un micio facilmente addestrabile, in pochi giorni è possibile abituarlo all'uso del collare, proprio come fosse un cagnolino.
Se il padrone è malato o triste, il Ragdoll non lo abbandona mai, anzi, cerca di consolarlo in tutti i modi e se proprio non gli è possibile, si ferma a guardarlo, fermo, immobile, tentando di aiutarlo con la sua sola presenza.Soffre terribilmente la trascuratezza e la solitudine, per questo necessita, molto più di altre razze, di particolari attenzioni e coccole,pertanto non è consigliabile a chi passa molto tempo fuori casa.Buono, gentile è tutt’altro che stupido come vanno predicando i suoi detrattori, è soltanto un gatto la cui selezione è stata improntata dando largo spazio al carattere e sfruttando le sue naturali doti di gatto tranquillo e non belligerante. Non ama essere tiranneggiato, essere buono non significa, all’occorrenza, non saper sfoderare anche gli artigli.
Iscriviti a:
Post (Atom)